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Settembre 2024

A CACCIA DI BRIVIDI IN GIAPPONE

Il Giappone vanta una vasta letteratura di storie di fantasmi e di luoghi considerati infestati da presenze soprannaturali. Verità o leggenda? Poco importa: con la spooky season alle porte val bene la pena di mettere alla prova il coraggio e visitare uno dei posti che vi raccontiamo questo mese!
A Tokyo il quartiere di Yotsuya è legato a “Yotsuya Kaidan”, una storia di amore, tradimento e spiriti vendicativi al centro di un dramma Kabuki. La vicenda ruota attorno a una giovane donna di nome Oiwa, tradita dal marito, Iemon che, al fine di liberarsi di lei per sposare un’altra donna, la avvelenò sfigurandone il volto con un unguento avvelenato. Prima di morire, però, la giovane avrebbe lanciato una maledizione sul marito. Sebbene si ritenga che la vera tomba di Oiwa si trovi presso il tempio Myogo-ji, nel quartiere di Sugamo, è il santuario Oiwa Inari Jinja che avrebbe il compito di placarne lo spirito desideroso di vendetta. Proprio qui, inoltre, gli attori che si apprestano a mettere in scena “Yotsuya Kaidan” vanno a pregare per porre i loro omaggi a Oiwa prima di portare sul palco la sua triste vicenda.
 
Tomba di Oiwa

Ad tutte le latitudini i castelli sono associati a una moltitudine di storie di fantasmi e quelli giapponesi non sono da meno. Un esempio? Il castello di Maruoka, nella prefettura di Fukui.

 

https://www.japan.travel/it/spot/1382/

Castello di Maruoka

Del castello, costruito nel 1576 su ordine del signore feudale Shibata Katsutoyo e distrutto da un devastante terremoto nel 1948, oggi rimane solo il mastio, ricostruito fedelmente negli anni ’50 utilizzando quasi esclusivamente i componenti originali, recuperati in seguito al sisma. Sebbene sia piuttosto disadorno rispetto ad altri castelli più celebri e maestosi, essendo stato pensato per resistere alla guerra, è considerato uno dei 100 castelli più belli del Giappone ed è adornato dai 400 alberi di ciliegio del parco circostante che, nelle sere di aprile, sono illuminati dalle luci di centinaia di lanterne di carta in occasione del Sakura matsuri, il festival dei fiori di ciliegio. Gli antichi fasti rivivono invece nel Kojo Matsuri di ottobre, dove grandi e piccoli sfilano vestiti da samurai tra cortei danzanti, carri e lanterne.

 

https://www.japan.travel/it/destinations/hokuriku-shinetsu/fukui/fukui-and-around/

Sull’atmosfera festosa dei matsuri che animano il castello si stende l’ombra di una macabra leggenda, legata a una promessa infranta. Durante i lavori di costruzione le pietre delle mura di cinta continuavano a sgretolarsi, e questo portò a suggerire una macabra soluzione: una hitobashira, il sacrificio di una persona che, facendosi seppellire viva nelle fondamenta, avrebbe funto da pilastro umano. Si offrì un’anziana donna, Oshizu, che chiese in cambio che il figlio fosse fatto samurai. La costruzione del castello fu completata ma la promessa fatta alla povera Oshizu non fu mantenuta e, da allora, si crede che le piogge primaverili che ad aprile inondano il fossato siano opera dell’ira funesta della donna. Non solo spiriti vendicativi aleggerebbero però intorno al castello: secondo un’altra leggenda una nebbia compariva per nasconderlo alla vista dei nemici in caso di attacco, credenza, questa, che gli è valso il nome di Kasumigajo, “castello delle nebbie”.

Il pozzo di Okiku

Un altro castello, lo Himeji (Hyogo), fa invece da sfondo a “Bancho Sarayashiki” (“La casa dei piatti di Bancho”), uno dei racconti di fantasmi più popolari in Giappone, oggetto di citazione nelle arti e in letteratura. La leggenda narra che una giovane servitrice, Okiku, fosse corteggiata con insistenza dal padrone del castello, il samurai Aoyama, puntualmente rifiutato. Un giorno, per costringerla a sposarlo, il samurai nascose uno dei dieci piatti di un prezioso servizio di cui Okiku era responsabile, incolpando la giovane. Le disse che avrebbe lasciato correre se avesse finalmente accettato di divenire la sua sposa e, di fronte all’ennesimo rifiuto, gettò Okiku in pozzo. Da allora si narra che dal pozzo si levi la voce della ragazza che, disperata, conta i piatti fino a nove. Il pozzo è una delle attrazioni più visitate del castello di Himeji, mentre la vicenda è protagonista di una celebre stampa di Katsushika Hokusai, intitolata, appunto, “Bancho sarayashiki”.

 

https://www.japan.travel/it/spot/1030/

Santuario Awashima Jinja

Il mondo degli yokai, i mostri del folklore giapponese, è popolato da creature dalle caratteristiche più disparate. Una particolare classe di yokai è quella degli tsukumogami, oggetti e utensili abbandonati divenuti senzienti e animati da risentimento. Un esempio? Il crudele boroboroton, futon cencioso che si anima la notte, cercando di stritolarne gli occupanti. Oppure i chochin-bake, logore lanterne (chochin) apertesi in due, dotate di uno o due occhi e lingua che si divertono a spaventare le persone. In alcuni templi e santuari vengono celebrate funzioni volte a placare gli spiriti degli oggetti adirati per essere stati messi da parte: è il caso del santuario Awashima Jinja, nella prefettura di Wakayama, casa di circa 20.000 bambole lasciate dai rispettivi proprietari al fine di non incorrere nella loro ira.

 

https://visitwakayama.jp/en/attractions/detail_217.html

Per un brivido “artificiale”, infine, il parco divertimenti Fuji-Q Highland ospita tra le sue attrazioni una delle haunted houses considerata tra le più spaventose del Giappone: il “Labirinto della paura”, per 50 minuti di assoluta paura lungo 900 metri di percorso.

 

https://www.fujiq.jp/en/attraction/senritsu.html

Notizie per il trade

Due nuove unique venue per il MICE

1- TAKANAWA GATEWAY Convention Center


Il TAKANAWA GATEWAY Convention Center, una nuova struttura MICE direttamente collegata alla stazione di Takanawa Gateway, ha iniziato ad accettare prenotazioni a partire dal 1° luglio 2025. È una delle più grandi sale polivalenti collegate direttamente a una stazione nel centro di Tokyo, con una capacità massima di circa 2.000 persone. Con un forte focus sulla sostenibilità, il centro mira a creare un "MICE diffuso in tutta la città", trasformando l'intera area di Takanawa in un luogo per eventi MICE. Questa struttura fa parte del progetto "Takanawa Gateway City" (che aprirà a marzo 2025), un'iniziativa del Progetto di Sviluppo di Shinagawa.


https://www.takanawagateway-city.com/en/

2- DoubleTree by Hilton Osaka Castle


Il DoubleTree by Hilton Osaka Castle, aperto il 1° maggio lungo il fiume Okawa, offre viste mozzafiato sul Castello di Osaka da ogni camera. Situato a soli 5 minuti a piedi dalla stazione di Temmabashi, l’hotel si affaccia anche sullo scenografico fiume Okawa, noto per la sua bellezza durante il Festival di Tenjin. L'hotel offre una serie di servizi, tra cui un ristorante, una lounge & bar, una lounge executive, una piscina interna, un centro fitness e sale per banchetti versatili. Sono disponibili due sale per banchetti, inclusa la "Sakura Room", dove gli ospiti possono godere di una vista panoramica sul Castello di Osaka attraverso ampie finestre.


https://www.hilton.com/it/hotels/osaocdi-doubletree-osaka-castle/

JNTO ospiterà “Adventure Week” nel Tohoku nell'autunno 2025


L'Organizzazione Nazionale del Turismo del Giappone (JNTO) ospiterà la "Adventure Week" nell'area del Tohoku nell'autunno del 2025, in collaborazione con l'Adventure Travel Trade Association (ATTA), dopo l'evento in programma a Okinawa questo novembre. La "Adventure Week" è un programma destinato a selezionati tour operator e media affiliati all'ATTA, che potranno sperimentare viaggi avventurosi nell'area designata, al fine di creare nuovi tour attraverso il dialogo con i fornitori locali.

Statistiche 

rome@jnto.go.jp

I visitatori internazionali arrivati in Giappone nel mese di agosto sono stati  2,933,000 di cui 34,700 italiani.

 

Per informazioni più dettagliate sulle statistiche dei flussi in ingresso nel Paese del Sol Levante sono consultabili alla pagina ufficiale:

 

https://statistics.jnto.go.jp/en/

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Ente Nazionale del Turismo Giapponese

JNTO 

 

web: www.japan.travel/it/it/

mail: jntorome@jnto.go.jp

 

Giulia Chialchia 


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